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L’innovazione di grandi nomi del design
Nuove forme e creazioni. Nulla di superfluo. Solo il vetro e la luce diventano protagonisti di nuove sperimentazioni artistiche ad opera di artisti famosi di tutto il mondo.
Tra le più affascinanti arti del vetro muranese, deve la sua peculiarità alla texture che il maestro dà alla superficie calda, non ancora sagomata, con uno stampo in metallo.
Da vicino, sempre più vicino, sembrano le perle di vetro di un elegante girocollo. Il loro filo si è spezzato e ne rimangono tre, dai colori intensi.
Da un lato la sfera, la forma più onnipresente nell’universo conosciuto. Dall’altro il calcolo, con il suo strumento antico. Si uniscono nel vetro luminoso.
Un’esplosione di fiori e stelle per illuminare, brillare, risplendere, emozionare chi guarda e lasciarlo senza fiato.
Infiniti volumi orizzontali e verticali si sviluppano in moduli prismatici in versione sferica che diventano protagonisti della casa.
Infiniti volumi orizzontali e verticali si sviluppano in moduli prismatici in versione sferica. Ricco nelle sue dimensioni eccezionali, che sfidano lo spazio.
Tra le più affascinanti arti del vetro muranese, deve la sua peculiarità alla texture che il maestro dà alla superficie calda, non ancora sagomata, con uno stampo in metallo.
Lastre sottili e trasparenti si susseguono dinamiche lungo il metallo, lineari nel disporsi o fluttuanti in un moto oscillatorio perenne.
Una figura rettangolare si curva, dando vita a onde di luce in un movimento dinamico. Il magico trasporto dei racconti arabi è realtà.
Scendono dall’alto come stalattiti e si sviluppano in elementi componibili lavorati a mano a sezione triangolare, con morbidi lobi arrotondati.
Sembra che qualcuno in Fornace abbia gettato una pietra sulla superficie calma dell’acqua, per replicarne in seguito il risultato nel vetro.
Si accostano, sormontandosi visivamente, o si avvolgono per poi intrecciarsi su più spessori in una semisfera di flussi luminosi. Opere gioiello in vetro.
Durate e pause, note e intervalli, lungo la linea dello spartito. Nero su bianco, dinamico. L’opera di I M Lab è musica per gli occhi.
Dalla parola tazebao, è il manifesto, la rappresentazione, la scrittura di design realizzata con un vocabolario, quello di VENINI, fatto di colori e forme complessi.
Le sue geometrie apparentemente semplici si vestono di seducenti tratti di colore Nero, come disegnati da un pennello.
Ispirata dall’enigmatica architettura di Andre Bloc e Frederich Kielser, e dalle forme sensuali senza tempo di Constantin Brancusi, celebra la bellezza e l’eleganza dell’atmosfera ottica e delle sue illusioni.
Una lanterna, come rifugio dei desideri. La magia del vetro riflette, racchiude e svela, solo in parte. Misterioso segnale di luce e segno degli eventi.
Oro e argento, in piccole foglie si uniscono alla materia fino a far apparire il vetro come acqua piena di infinite bollicine, ricordo del mare.
È un vaso? È una lampada? Per Aldo Cibic è entrambi, oltre che una piacevole sorpresa da ammirare a qualsiasi ora del giorno.
Quando elementi unici come la luce e il vetro di Murano si incontrano, si fondono dando vita a suggestivi giochi di luce e riflessi, che sembrano creati da gioielli.
Materiali dalle superfici apparentemente laccate e forme abbinate con eleganza, sinuose alla vista e al tatto. È il 1997 e la Fornace riscopre il fascino del retrò.
Lo stile degli anni ’30 si ripresenta in un’elegante miscela tra diffusore in vetro opalino, trasparenza e anima colorata, capace di esaltare la preziosa lavorazione manuale del vetro soffiato.