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1921 – 2021 CENT’ANNI DI ARTE, BELLEZZA E MADE IN ITALY
“Nel corso di questi cent’anni di storia e passione, VENINI ha custodito e interpretato un patrimonio artistico unico, che affonda le proprie radici nella cultura veneziana del 1200, dando vita ad opere inconfondibili capaci di fondere insieme i profondi saperi della tradizione con il fascino dell’estetica contemporanea.
Recentemente questo marchio di eccellenza è parte del Gruppo DAMIANI che con le sue creazioni promuove a livello internazionale i profondi valori del Made in Italy, della Bellezza e del Savoir Faire. Sono lieta che VENINI abbia raggiunto questo importante traguardo: una pietra miliare che apre le porte ad un nuovo secolo di arte e design, innovazione e avanguardia creativa. ”
Silvia Damiani
Presidente di VENINI e Vicepresidente del Gruppo DAMIANI
Quest’anno la storica vetreria fondata dall’avvocato milanese Paolo Venini e dall’antiquario veneziano Giacomo Cappellin e conosciuta in tutto il mondo per l’eccellenza delle proprie creazioni, celebra il proprio Centenario.
Fin dalla sua fondazione, i maestri vetrai sono sempre stati il cuore, la memoria e la forza della fornace: nel mondo del vetro non esistono scuole, solo insegnamenti che si tramandano a voce, con i gesti e i movimenti. Questi nobili artigiani dedicano all’arte del vetro gran parte della propria vita, perfezionando sempre di più le proprie abilità, competenze e capacità: le loro tecniche esprimono l’anima razionale delle opere, l’insieme di regole che rendono possibile la trasformazione di un’idea o di un disegno in realtà.
Nel corso di questi cento anni di storia, VENINI è riuscita a far dialogare questa cultura millenaria con l’estro creativo di noti artisti e designer come Vittorio Zecchin, Napoleone Martinuzzi, Tomaso Buzzi, Tyra Lungren, Carlo Scarpa, Gio Ponti, Paolo Venini, Fulvio Bianconi, Tapio Wirkkala, Timo Sarpaneva, Thomas Stearns, Ludovico e Alessandro Diaz e Laura De Santillana, Tobia Scarpa, Benjami Moore, Dan Dailey, Toots Zinsky, Toni Zuccheri, Gae Aulenti, Ettore Sottsass, Mimmo Rotella, Alessandro Mendini, Monica Guggisberg e Philip Baldwin, Emmanuel Babled, Doriana e Massimiliano Fuksas, Cini Boeri, Rodolfo Dordoni, Giorgio Vigna, Tadao Ando, Fernando e Humberto Campana, Flo Perkins, Fabio Novembre, Michela Cattai, Mario Bellini, Studio Job, Barber & Osgerby, Hani Rashid e Lise Anne Couture, Ron Arad e Peter Marino solo per citarne alcuni. Questi incontri d’eccellenza hanno dato vita ad una produzione artistica particolarmente ricca nello stile, nelle forme e nei linguaggi espressivi che è apprezzata dai collezionisti di tutto il mondo, dagli appassionati di design e dagli amanti del Bello.
Dalla Fornace al Museo VENINI. Fanno parte dell’archivio storico, localizzato a Murano, nella sede storica dell’azienda, più di 45.000 disegni originali, 10.000 foto d’epoca raffiguranti installazioni architettoniche ed esposizioni del passato ma anche eventi e personaggi che hanno collaborato con l’azienda ed oltre 5.000 opere, tra le quali prove d’autore molto rare, spesso prestate, con i disegni, ad importanti esposizioni e mostre internazionali.
Le creazioni VENINI, infatti, hanno contribuito a raccontare l’evoluzione dell’Arte e del Design contemporaneo: molte opere iconiche sono entrate a far parte delle collezioni di prestigiosi musei tra i quali il Metropolitan Museum e il MOMA di New York, la Fondazione Cartier e il Centre Georges-Pompidou di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, l’Österreichisches Museum für angewandte Kunst di Viennna, il Musée des Beaux Arts di Montréal, l’Eretz Museum di Tel Aviv il Watari Museum of Contemporary Art di Tokyo e lo Shanghai Museum of Glass ma anche la Triennale di Milano, il Museo del Vetro di Murano e molti altri.
Proprio grazie al patrimonio storico e artistico inestimabile, espresso in ogni creazione e riconosciuto in tutto il mondo, le opere VENINI accrescono il proprio valore nel tempo e vengono tutt’oggi battute nelle aste più prestigiose: appartiene a VENINI, infatti, l’opera in vetro di Murano tra le più pagate della storia, “La Sentinella di Venezia” firmata dall’artista statunitense Thomas Stearns nel 1962, che è stata battuta all’asta alla cifra record di 737mila dollari.
Il misterioso fascino della Fornace Venini ha conquistato anche il Grande Cinema: nel 1979, VENINI è stata protagonista del leggendario “007 Moonraker“, in cui James Bond è interpretato dall’indimenticabile Roger Moore.
Uno degli elementi distintivi di VENINI è la sua ricca e prestigiosa palette cromatica che non ha eguali nel settore del vetro artistico: 125 affascinanti e raffinati colori, frutto di studi e riflessioni, prove e ricerche volte a dar vita a nuove miscele.
Per celebrare il Centenario, due nuovi colori andranno ad arricchire il patrimonio cromatico dell’azienda: ROSA CIPRIA e VERDE RIO. Il primo esprime una sobria eleganza e una grazia rilassata donando leggerezza e raffinatezza alle creazioni in vetro mentre il secondo caratterizzato da equilibrio, delicatezza e freschezza è particolarmente tenue, sofisticato ed accogliente. Entrambi riecheggiano le cromie uniche del paesaggio lagunare: luoghi, scorci e riflessi suggestivi che sono stati catturati dagli artisti rinascimentali nei loro dipinti.
In aggiunta a questi nuovi colori, viene riproposto il ROSSO SANGUE DI BUE: un colore storico di VENINI che è stato recentemente riscoperto grazie alla sperimentazione e alla ricerca di combinazioni di minerali e pigmenti sapientemente studiati.
Dal punto di vista estetico, questo colore richiama fortemente l’identità della città di Venezia: da un lato evoca le cromie rosse e marroni della pittura rinascimentale del XV e XVI secolo mentre dall’altro ci ricorda le antiche rotte della Serenissima in oriente e in Cina.
Inoltre, dal punto di vista simbolico, l’accostamento del ROSSO SANGUE DI BUE con la foglia oro che viene applicata a caldo rafforza ulteriormente l’evocazione delle cromie caratteristiche della città di Venezia raffigurate nella sua bandiera: questo abbinamento suggestivo e dal forte carattere espressivo celebra e rinsalda il forte legame storico e artistico tra VENINI e la Serenissima.
Queste tre cromie, proposte nelle versioni trasparente e opalino, interpretano i prodotti iconici VENINI, tra i quali spiccano il Fazzoletto, il Balloton, l’Opalino, il Labuan e il Decò ma anche le Odalische e i Battuti, dando vita ad una collezione raffinata e contemporanea.
Il legame tra VENINI e Venezia è indissolubile: in occasione del primo Centenario, che coincide con i 1600 anni della città, fondata nel lontano 401d.C., VENINI ha realizzato un’edizione limitata di cento pezzi, in due diverse dimensioni, della sua opera più emblematica: il Veronese. La creazione è riproposto in rosa cipria con dettagli rosso sangue di bue ed è inoltre custodita all’interno di un esclusivo cofanetto da collezione.
L’opera fu soffiata per la prima volta nel 1921, anno di fondazione dell’azienda, grazie all’intuizione creativa del pittore Vittorio Zecchin, Direttore Artistico di VENINI dal 1921 al 1925: l’artista rimase affascinato da un dettaglio del dipinto del 1580 di Paolo Veronese “l’Annunciazione della Vergine”, conservato tutt’ora presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia. All’interno della rappresentazione pittorica religiosa, un vaso in vetro trasparente, attraversato da un fascio di luce e caratterizzato da una forma accogliente e bombata, accoglie un tralcio di rovo con le sue more: questo elemento dal forte significato simbolico esprime vitalità e prosperosità.
Dall’immagine all’oggetto, dalla pittura al soffio del mastro vetraio: forma complessa, bombata e rigogliosa oltre l’immaginazione, il Veronese sfida la gravità, come nel quadro che originariamente lo ospita, e la sua bellezza eterna vince su tutto, ancora oggi, a distanza di secoli.
Queste sono solo le prime novità che saranno presentate agli appassionati nel corso del 2021: un anno simbolico ricco di nuove opere che inaugura con grande energia e vitalità un nuovo secolo di arte, passione e bellezza.